venerdì, agosto 10, 2007

Capitolo LXVII - Milano Paranoica

E’ finito il breve excursus. Tornando a noi, ogni tanto ricevo telefonate dalla famiglia. Di solito è Lasko. Ha saputo anche lui della brutta avventura di Marco, conseguente perdita di memoria e crisi esistenziale. C’abbiamo scherzato su parecchio. Mi ha raccontato che alle volte si inventa eventi mai accaduti per farlo piombare in paranoia. Di Gianluca parliamo sempre poco invece; sembra quasi faccia meno parte della famiglia. Forse è così in effetti. Lì in collegio si isola dal mondo, sta sui libri, parla poco, ha sempre meno intenzione di tornare a casa. Un paio di settimane fa sembra avesse voglia di tornare a casa per un weekend, poi gli dev’essere passata, come al solito.
Di telefonate ne ricevo poco, mi telefonano solo Isa, Francesco e Lasko, appunto.
La cosa drammatica è che il soggetto principale delle chiacchiere che corrono sul filo è Stella.
“Ma secondo te a Francesco piace Stella?”, “Ma secondo te a Stella piaccio?”, “Ma che tu sappia Stella è fidanzata, si vede con qualcuno?”.
Ma che cazzo ne so! A me piaceva Stella, però lo tengo per me. Francesco è interessato, ma Isa non lo deve sapere, non deve sapere nemmeno che ero interessato anche io, però ho il sospetto che lo intuisca. In effetti Stella da un po’ di tempo è spinta fra le braccia di Francesco, non che la cosa mi preoccupi o dia fastidio, constato. In realtà però credo che la diretta interessata sia un po’ titubante e si stia cominciando a fare qualche domanda in merito.
Sono due giorni che ci penso, e me ne sto a casa ad ascoltare tutti i dischi che Isa non vuole che metta su quando c’è anche lei. La verità è che mi duole ammetterlo, ma, soprattutto in questo momento, non ho molto da dirle e ancora meno da darle. Lei è una intraprendente, sempre a feste diverse, sempre a ridere di stronzate. Ho conosciuto milioni di persone da quando io e lei giriamo insieme, tutti mi raccontano aneddoti palesemente inventati; non capisco se siano convinti che la gente sia così stupida da crederli veri o si tratti di una sottospecie di gioco del non detto, dove tutti sanno ma nessuno contraddice l’altro per questione di bon ton. Eppure con Isa sto bene, alcune cose del suo carattere mi danno un fastidio enorme, tipo la costante solarità, però so anche che è un riferimento piacevole a cui aggrapparmi e insomma, con lei sono mediamente felice. Ho smesso di cercare di capire qual è la ragazza più carina all’entrata di un locale, ho smesso di guardare come si vestono le mie compagne di classe, ho smesso di giudicare gli altri. No beh, diciamo che sono diventato più magnanimo nei giudizi.
Sì, più magnanimo suona bene.

lunedì, agosto 06, 2007

Capitolo LXVI - La Morte Del Calcio

Valeria non è venuta a questa nostra gita fuori porta, aveva da fare con quello che ormai, a discapito dei pareri unanimi, è il suo tipo. A dire il vero mi è anche capitato di pranzarci insieme una volta. Quelle cose tristissime tipo tavolo da quattro con io e lui di fianco e le ragazze di fronte. Mentre le due chiacchieravano amabilmente di profumi e collane facendosi finti complimenti a vicenda io e lui parlavamo di quello che potevamo, cioè calcio.
Questo tipo non capisce un cazzo di calcio. Per cominciare tifa Juventus. Non so se avete presente quei tizi che comprano “Tuttosport”, perché la gazzetta non li aggrada. Io l’ho comprato per una settimana durante l’estate tra la terza e la quarta superiore, ispirato da Mai Dire Goal.
Leggevo solo i titoli.

Lunedì: Juve Su Beckham.
Martedì: Ronaldo Bianconero.
Mercoldì: Zidane, a vita Juve.
Giovedì: Totti, idea Juve.
Venerdì: Giggs, che coppia bianconera con Beckham.
Sabato: E’ fatta per Crespo.
Domenica: Arriva Pelè.

Lui sostiene che sia un giornale affidabile. La Juve sul mercato agisce con intelligenza, Tuttosport riferisce e basta.
- Sì ma Beckham e Giggs non si sono mai visti in bianconero!
- Vabbe, la Juve si vede che sul mercato non ne aveva bisogno.
- Ma non metto dubbio che faccia del buon mercato eh…
- Non ha mai sbagliato!
- Henry! Cazzo avevate Thierry Henry! Mandato via a calci in culo!
- Vabbe, fa parte del gioco.
- Ma giocava da terzino!
- Poteva giocare meglio!

E’ insopportabile. E’ uno di quelli che sanciscono “Del Piero è il più grande di tutti”. Sembra di parlare di un altro sport. Mi correggo, non è che non lo sopporti, è che la situazione è strana! E’ come perdere tutte le certezze che hai, tutti i punti di riferimento. Questo tizio nega tutte le somme verità del calcio con una naturalezza che ti disorienta. Non esiste più niente di certo, tutto è relativo. Sto male.
Per disperazione mi metto a parlare con le ragazze di profumi e perle, a me piacciono le perle, un sacco, più delle ragazze eh.

All’uscita Valeria mi chiede come va, cosa ne penso etc.
- E’ della Juve!
- Lo so, mi dispiace.
- Eh ma dai cazzo…