lunedì, ottobre 08, 2007

Capitolo LXXI - I'll Be Your Mirror

Quando rientro è già tutto sparecchiato. Le stoviglie incrociano l'acqua del rubinetto, chi non lava i piatti parla in soggiorno. Martina ormai ha fatto amicizia con Charlotte e le racconta cose buffe sul conto di qualcuno, temo il mio. Quando mi vede rientrare si interrompe e viene verso di me.

- Ce ne hai messo di tempo per finire una sigaretta eh...
- Ne ho fumate 2.
- Andiamo a bere qualcosa fuori?
- Va bene.

La tratto sempre con una superiorità che sembra cercata, in realtà è solo insicurezza profonda verso di lei. Io di Martina non mi fido. Mi comporto a metà tra un fidanzato e un fratello maggiore, e non capisco mai se anche lei sia consapevole di questo, che non la prenda sul personale.
Hanno aperto un nuovo locale dove mi vuole assolutamente portare, dice che è bellissimo, che ci sono tanti libri, tanti orologi alle pareti. Da fuori risulta quasi essere un grande soggiorno dove ci si siede e si conversa, i libri ci sono, gli orologi a parete pure. Sono orologi un po' particolari, design da urlo. In effetti è carino qui, e il servizio puntuale.

- Beh non prendi dagli scaffali un libro di Isabel Alliende?
- Non leggo Isabel Alliende.
- Sì è vero. E' una di quelle cose che mi hanno fatto sempre stravedere per te. Hai presente tutte le ragazze che conosci per caso, che ti sembrano acculturate? Sono tutte in fotocopia, Baricco, Alliende, Yoshimoto, Neruda, Baudelaire.
- Baudelaire mi piace.
- Lo so che ti piace. Però almeno tu non lo ostenti, non ostenti la cultura che hai, sei superiore a questo genere di cose. Non ti riferisci alla Yoshimoto con l'appellativo di Banana, come se fosse tua amica d'infanzia, non consideri Baricco il più grande scrittore vivente.
- Tu non sei proprio immune dall'ostentazione però...
- In che senso?
- Nel senso che ostenti una contro-ostentazione.
- Hai ragione, ma vedi non posso capire il perchè tutte queste ragazze leggano la stessa roba. La stessa fottutissima roba.
- Fa parte di quel paniere di prodotti pseudo alternativi che fa figo conoscere.
- Tipo?
- Per un ragazzo Bukowski e qualche altro poeta maledetto a caso.
- Io e te in fondo siamo così diversi.
- Tu pensi che non sia alla tua altezza, tu non ti fidi delle persone.
- Io mi fido delle persone, non mi fido della maggioranza delle persone.
- Perchè il tuo bagaglio culturale dovrebbe essere superiore a quello degli altri?
- Perchè ho dei miei gusti, per brutti che siano. Ho sempre preso posizioni, estreme e non. Sono sempre stato diretto e sincero anche quando non mi conveniva.
- Vedi, anche adesso ti senti superiore a me. Come se io fossi la ragazza carina ma scema, l'oggettino da mostrare agli amici; quando mi cerchi devi sempre darti una giustificazione, come se ti facesse paura ammettere che sono importante per te.
- Sono così con tutti non solo con te.
- Non lo sei più da tempo. Sei rimasto così solo con me. Perchè?
- E' il mio modo di proteggere le cose care.
- Sminuendole?
- Sminuendole a me stesso, per non restarne intralciato, sì.
- Intralciato?
- Cosa succederebbe se un giorno mi ritrovassi a pensare al plurale?
- Penso saresti davvero felice.

3 Comments:

Anonymous Anonimo Ha Detto Di Me

so che hai dimenticato anche chi sono, ma io questi discorsi li ho già sentiti.
non riesco proprio a contenere un ti voglio bene.

2:27 AM  
Blogger Monny Ha Detto Di Me

sono una che passa di qua e ti vorrei chiedere se per caso prima dell'università hai fatto il Formiggini... è una semplice curiosità perchè ho letto un tuo vecchio post sul Rockville e di solito ci vanno soprattutto quelli di sassuolo o giù di lì... scusa l'intrusione...

5:18 PM  
Blogger Monny Ha Detto Di Me

ho visto la tua risposta sul mio blog... ti rispondo qua... io faccio il formiggini e sono in quinta e vado spesso al rockville anche se sono perfettamente d'accordo con te... cmq il tuo blog mi piace molto... ciao

4:01 PM  

Posta un commento

<< Home