martedì, gennaio 09, 2007

Capitolo XLVIII - Il Caffé Rende Nervosi

A casa è tutta una desolazione, c’è ancora il cartone della pizza di due giorni prima. Ho finito l’acqua minerale e bevo quella del rubinetto. Leggo un po’ di quel dannato libro che dovevo finire, faccio zapping in tv fino a quando è ora di dormire. Il sonno non mi coglie mai d’improvviso, diciamo che ci vuole almeno mezz’ora. Il problema è il solito. Dormo poco.
Quando suona la sveglia sono sempre distrutto e oggi non fa eccezione. In qualche modo sul tram ogni giorno che passa siamo esponenzialmente di più. In assoluto la cosa che adoro di più è la vecchietta che entra e vuole assolutamente timbrare il biglietto: è salita dalla parte opposta rispetto all’obliteratrice. Il guaio è che nessuna vecchietta al mondo, dio la scampi, non timbrerà il biglietto salita sul tram. Si fa largo tra tutto e tutti e dopo circa 20 minuti di dolore inflitto a chi di turno la deve far passare timbra. E qui scatta il genio. Non può restare lì, deve tornare al suo posto. Io mi chiedo, che cazzo ti cambia! Cosa cazzo cambia se stai lì! Perché devi far spostare tutti di nuovo? Sarà che è gente fredda, sarà che non c’è il mare a Milano, la nonna se ne sbatte i coglioni di tutto e tutti e ritorna al suo posto, con una sfilza di accidenti tirati dietro. E vada anche la metro, lì almeno nessuno cerca di timbrare sui convogli. Dopo un altro tram sono arrivato.
Il mio meritato caffé, dov’è il mio meritato caffé?

- Ehi, anche tu qui?
Questa o è fortuna o è persecuzione.
- Eh sì, tutte le mattine
- Io solo Martedì, Mercoledì e Venerdì
- Sì beh anche io, era per dire, tutte le mattine.

Valeria oggi ha jeans diversi da quelli di ieri e una camicetta crema, non le so le marche, ma saranno sicuramente famose.
Prendiamo il caffé insieme, lei un cappuccino per la precisione. La stanza è vuota, vuoto proprio pneumatico. Quello che dico rimbomba così tanto da farmi venire voglia di stare zitto, lei invece parla senza accorgersi di niente, ride di una sua battuta, non era un granché. Ci sono gli schermi piatti alle pareti che mandano a rotazione sempre gli stessi video. La pubblicità ormai risulta quasi piacevole. Non so se vi è mai capitato di fare caso a quanto può essere influente la pubblicità, credetemi, lo è.
Avete mai notato che la colonna sonora di uno spot pubblicitario diventa immediatamente una hit? E le mode? Quante mode sono state lanciate dalla pubblicità? In realtà quando devono vendere qualcosa, l’invenzione, la trovata è tutto. Bisogna creare un bisogno. Non so voi, ma io dubito che per vivere sia necessaria la gomma da masticare, o che ne so, il lettore mp3. Non beh, il lettore mp3 sì. Ecco, questo è fare della grande pubblicità. Cambiare totalmente la gerarchia dei bisogni della gente. Fino a qualche anno fa, nessuno sentiva il bisogno di avere un lettore cd portatile, c’era il walkman. Poi in pochi anni, si è passato dal lettore cd da passeggio a quello ultrapiatto, a quello che leggeva i cd masterizzati come archivio dati, e con rapidità spasmodica si è giunti fino al lettore mp3. Ora chi torna indietro? E’ davvero vitale per noi il lettore mp3? No, non lo è. Anzi sì che lo è. Abbiamo soddisfatto tutti i bisogni antecedenti e ora per noi è vitale il lettore mp3, vabbe, restringo il campo, per me è vitale.
- Valeria, ti faccio ascoltare una canzone, non so se hai presente, Love Will Tear Us Apart…

4 Comments:

Anonymous Anonimo Ha Detto Di Me

secondo me finisce male...

9:59 PM  
Blogger Narc Ha Detto Di Me

beh, per forza!

10:56 PM  
Blogger Leonardo Ha Detto Di Me

cazzo, che ottimismo...

2:04 AM  
Blogger Riccardo Ha Detto Di Me

fantastico.

1:56 PM  

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