domenica, febbraio 11, 2007

Capitolo L - Settimo Cielo

Ogni 15 minuti guardo l’orologio per ingannare il tempo, però le lancette avanzano solo di 5 minuti a sguardo, il che rende tutto più difficoltoso.
Sono giunto a casa un po’ in ritardo e quindi non ho fatto in tempo a guardare Studio Aperto, che, parentesi, è assolutamente il varietà che preferisco, anche se mi fa salire la bile.
In compenso in tv c’è Settimo Cielo.
Per chi di voi non fosse affezionato a questa serie semplicemente bellissima consiglio vivamente di sintonizzarsi nel primo pomeriggio su Italia 1. Se state leggendo questa cosa e temete che ormai sia un telefilm morto e sepolto vi sbagliate, sicuramente ci sono le repliche, anzi, penso non esistano puntate in prima visione di quel telefilm.
Sostanzialmente si tratta delle vicissitudini di una famiglia americana alle prese con i drammi di tutti i giorni. Il padre è un pastore protestante, e a giudicare dall’ingente numero di figli che si trova a mantenere, deve essere uno molto ligio ai dettami religiosi. La moglie è una bacchettona terribile, signora di mezz’età che non so perché a me ricorda la Thatcher. I figli sono nell’ordine: Matt, un tipo belloccio che è un pezzo di pane e, quando lo guardavo al liceo, studiava in università, mentre ora fa tipo il medico o il tirocinante, non ho capito bene; Jessica Biel, Mary, che, insomma, sembra il demonio tentatore in quella famiglia; Lucy, una ragazza tranquilla che è sposata con un poliziotto; Simon, a.k.a. il teppista, lo si capisce anche dallo sguardo truce; Rutie, bambina pestifera; e il cane Happy. Segnalo una chicca, nella sigla del telefilm Happy viene presentato sotto il nome: “Happy” As “Happy”, nel senso che si chiama effettivamente Happy il cane, non è un nome di finzione. Nelle serie recenti come se non bastasse tutta sta gente da mantenere sono arrivati anche due gemelli, e poi oltre un milione di persone che hanno passato anni sotto il tetto della famiglia Candem.
Sostanzialmente il plot di ogni episodio tocca qualche tema scabroso, tipo il sesso o la droga, e da suggerimenti stile Cardinal Ruini. La cosa divertente è che di solito i figli fanno quello che cazzo gli pare, e pure se prendono costantemente dei pali in pieno volto, continuano a disobbedire. La disubbidiente per eccellenza è Jessica Biel che, non a caso, finito lo show (perché sì, purtroppo è stato cancellato, ma solo in america eh) ha posato senza veli per metà delle riviste patinate americane. L’ira degli ascoltatori si è accanita su di lei, e penso anche quella divina.
La bellezza di questo telefilm è il buonismo che ne traspare. C’è così tanto buonismo in quella cazzo di serie che ti verrebbe voglia di portarli tutti a Guantanamo per mettere alla prova la loro fede. Sono sempre più convinto che Settimo Cielo non sia altro che una sorta di messaggio subliminale inventato dalla chiesa per inculcare nella testa dei poveri miscredenti quanto sia bello essere cattolici. Voglio dire, magari lo è, però insomma, non così tanto.
Sono convinto che se mai esistesse una stanza 101 in quel cazzo di telefilm sarebbe piena di omosessuali e coppie etero che si scambiano effusioni.
Già me la immagino la signora Candem che urla a squarciagola: “Basta, basta, fatelo a Julia! Fatele vedere cosa succede a essere promiscui, a fare sesso prima del matrimonio!”
“ Signora sua figlia si chiama Mary”
“ Non è mia figlia, è una puttana che accidentalmente abitava da noi!”