martedì, aprile 24, 2007

Capitolo LIV - All'Improvviso Uno Sconosciuto

Mentre sono lì che mi interrogo un tizio con i capelli ricci e gli occhiali si fa partecipe del mio dolore:
- Ma tu hai capito?

Lo guardo e gli faccio quella tipica faccia che sfoderavo alle interrogazioni di latino alle superiori.
Presente quando dovete rispondere alla domanda: “questo è un congiuntivo eventuale o caratterizzante?”

Valeria, che mi siede di fianco, intanto ci sta già parlando. Siccome è ora di pranzo gli chiede se ha voglia di mangiare con noi. Se gliel’avessi chiesto io, garantito che aveva impegni, però sappiamo tutti come vanno queste cose. Pranza con noi, si chiama Mario.
La mensa è come al solito affollata e quindi ripieghiamo per un bar fighettosissimo esterno all’università. I panini costano in media quei 4 euro, e spero davvero li valgano. In ogni caso sia io che Mario ne ordiniamo due ampiamente farciti, mentre Valeria ci guarda male perché autocostretta ad un’insalatina.
Mentre mangiamo e discutiamo di cose totalmente inutili tipo di macchine, e badate bene che Valeria ne sa molto più di me a riguardo, suona il cellulare a Mario.
- Scusate è la mia ragazza.
Si allontana e parla per 30 secondi, poi torna tutto sorridente.
Altro squillo, sempre il suo.
- Scusate, è l’altra mia ragazza.
E come prima si allontana e parla per altri 30 secondi.
Si risiede e inizia a mangiare il secondo panino.
Valeria è tutta incazzata. Mi guarda e mi intima di chiedere, perché lei si vergogna è evidente.
- Hai 2 ragazze?
- Eh, sì.
- Cioè una la vorrei mollare, ma tra una cosa e l’altra non trovo l’occasione
- Beh vabbe, prima o poi…
- Eh ma sono 2 anni.
- Che state insieme?
- No, che la voglio mollare.
- Ah.
Brevemente veniamo a conoscenza della doppia vita di Mario. In pratica mentre stava con una certa Giulia, ha conosciuto una certa Elisa, sedicenne accondiscendente.
Quando gli è arrivata la macchina nuova questa minorenne gli ha chiesto di iniziare una sana relazione, basata sulla reciproca fiducia.
Ora sono 3 anni con Giulia e 2 con Elisa.
La prima vera domanda che mi sorge spontanea è:
- Ma non ti sbagli mai con i nomi?
- Le chiamo sempre “tesoro” entrambe.
- Oh, ottima trovata.
Valeria è lì che guarda me che mi complimento con Mario con faccia sconcertata.
- Ma scusami, ma voglio dire, è possibile che non ti abbiano mai scoperto? Cazzo dai!
- Eh, che ti devo dire, sarò abile.
Io sono rapito da quest’uomo. Che charme! Che abilità nel muovere le proprie pedine!
- Marcello tu ce l’hai la ragazza?
- No, la mia probabilmente ce l’avrai tu.
- No perché l’Elisa ha alcune amiche da piazzare…
- Ne parli quasi fossero partite di droga!
- Beh comunque sabato c’è una festa nella mia casa di campagna, vieni su, anche tu Valeria ovviamente.
Valeria in cagnesco gli fa:
- Hai anche ragazzi da piazzare? Cioè che disprezzo per il mondo femminile!
- Sì ho anche ragazzi da piazzare.
- Ok, vengo, e verrà anche lui, stai sicuro.