domenica, luglio 23, 2006

Capitolo XXVIII - Festa Mesta

In realtà non è mesta, cioè non per colpa di chi l'ha organizzata.
Esco di casa tutto vestito al meglio che voglio fare bella figura: indosso l'ormai celeberrima maglietta The Communist Party, jeans della Levi's, scarpe adidas nuove di zecca.
Sono partito molto convinto stasera. Ieri ero per caso ad una serata della radio e mentre parlotto con Albi salta fuori questa festa. Ergo, mi dico, "è destino". Sono fatalista io, ci credo davvero a queste cose, nonostante venga ripetutamente smentito. Arriviamo lì, in via Gramsci, alle 23.15. Io ero a Formigine da tipo le 22.45. L'Ila si era persa. L'Ila è stata l'unica a venire con me. Paghiamo i nostri 5 euro ed entriamo. Il posto è molto bello. Villa circondata da ampio giardino, musica e una sorta di spettacolo visivo, cioè gente che fa snowboard, proiettato su un piccolo schermo. La musica è buona dato che la gestisce Albi. Conosco 3 persone e mezzo . Albi, la Ceci, che è la ragazza di Albi, quindi vale mezzo perchè la conosco di riflesso, la Bea, Cas. Con l'Ila giriamo accompagnati da due Cuba Libre annacquati, ma gradevoli. La Bea mi riconosce al buio. Mi scatta anche una foto. Poi incontriamo Cas. Vabbe, la conversazione con Cas non è interessante. Non conoscendo nessuno siamo sempre io e l'Ila che parlottiamo di tante cazzate. Il tutto scorre via abbastanza bene. Un tizio rompe un vaso perchè è sbronzo, il tizio, non il vaso.
Passo molto della serata a notare che questa festa è affollata di sosia di persone che conosco, da Vittoria, alla Gaia (la Gaia forse era lei davvero). Questo simpatico gioco però viene interrotto.
Arrivano i carabinieri, accompagnati da un simpatico signore anzianotto che sembra mio nonno, solo più alto (lo so che non è obbligatorio associare le facce sconosciute a gente conosciuta, però mi viene naturale, se non altro perchè non credo siano possibili infinite combinazioni nella composizione di un volto). Ahia ahia ahia. La festa si spegne. Ci si interroga se la multa sia per il rumore, l'alchool, la Siae. Probabile quest'ultima. Il destino anche questa volta toppa, e con lui, il mio fatalismo.
In definitiva Albi mi invita ad una festa carina ma, purtroppo per lui e per tutti, breve.
Spero che alla prossima festa conoscerò più gente, nel senso che credo vada così: tu vai ad una festa dopo l'altra e come per magia alla 72esima cominci a conoscere un sacco di gente, e tutti ti fermano, chiacchierano con te, diventi ricercato. Si precisamente la 72esima.

domenica, luglio 16, 2006

Capitolo XXVII - Turin Calling

Sono andato al traffic. Dopo aver rischiato di morire solo una volta durante il viaggio in autostrada, arriviamo ai giardini reali. Aperitivo. Centro, Mole, Navetta. Concerto. La scaletta dei Franz Ferdinand è la stessa dagli ultimi 2 anni. Però almeno è buona. Suonano bene. Tutti si divertono. Parte Bella Ciao durante 40 feet, luogo comune. Si parla delle penalizzazioni e della Juve in B. Alle 2 di notte dobbiamo cambiare programma, niente più Milano, ma albergo. Si pensa a dormire in tenda, grazie a Dio si accantona l'idea. Alle 3 dormiamo in albergo. Il giorno dopo, un po' irritato per l'andazzo decido che è meglio perdermi gli strokes. Prendo la metro, il tram, il treno e torno a casa. Torino è magnifica, la gente disponibilissima. In treno una bambina e tutta la carrozza annessa facevano le parole crociate. Un materiale per fare le piastrelle. Può essere d'essay. "Sono ceramica e cinema". "Cosa?". "Le parole sono Ceramica e Cinema". Mi guardano come fossi un alieno. La bambina prova. "Sono giuste". "Bene".
Ho incontrato Rita, Riki, Millù, che è bellissima. Non Consuelo, poverina. Ho mangiato un Hot dog buonissimo, ho bevuto litri di acqua, sono stato scambiato per il fidanzato molto improbabile della Laura. Mi sono asciugato i capelli al sole e ho preso una metro mai finita, sulla quale certo non è segnalato il fatto che la stazione di Porta Nuova in pratica non esiste.
Consiglio a tutti di fare un giro per Torino che entra di diritto tra le città più belle e vivibili che io abbia mai visto, la gente come detto sopra è fantastica, anche se guidare in corso regina margherita è un po' un casino.
Un'ultima cosa, portatevi la cartina.

martedì, luglio 11, 2006

Capitolo XVI - Profeta In Patria

Io me lo ricordo Beppe. Beppe giocava nella Lazio! Ha fatto pure i mondiali del '94, anche se tutti se lo ricordano come colui che affiancò Igor Protti nella classifica cannonieri del campionato '95-'96, che cazzo, Sacchi lo doveva chiamare agli Europei! Giuseppe Signori in realtà mi perseguita da giovane età. Fu lui, proprio lui a segnare l'unico goal di un'indimenticabile Bari-Lazio che andai a vedere al San Nicola. Fu la mia prima partita allo stadio. Era vuoto. Tiri 0-1, appunto il goal. Io mi perdo pure l'azione. Fate conto, per chi non fosse pratico del San Nicola, griffato se non erro Renzo Piano, che per vedere la palla bisogna avere il binocolo, e io ce l'avevo pure, ma cazzo, dovevo pur parlare con mio nonno ogni tanto.
Da allora Beppe Signori è un po' inquietante per me. Ha pure giocato nel Bologna, capitano, il che aggrava la posizione. Il 9 luglio Mazzocchi gli chiede: " Beppe un pronostico". Lui, calmo calmo, accenna un sorriso: "Vinciamo ai rigori". G-e-l-o. Mazzocchi lo guarda come qualunque maestra guarderebbe l'alunno che ha cacciato una bestemmia senza motivo, in mezzo all'aula, semplicemente perchè non pensava, ai tempi, fosse cosa grave. Tutti a ridere in faccia al povero Beppe. Vinciamo 2-0, 3-1 come nell'82. Forse qualcuno dovrebbe insegnare a sti coglioni che nessuno rivuole l'82, la nazionale e la gente vogliono solo la vittoria. L'82 è andato, ora c'è il 2006, che non è e non sarà l'82 bis. L'unico solleticato dall'idea di Signori è Dossena.
E fa bene.
Abbiamo giocato malissimo, ma tanto ci è rimasta la coppa.
Inutile dire che Largo Garibaldi fosse luogo di pura follia collettiva, tra idranti, sfottò apocalittici e sfilate. Al tutto ovviamente ho partecipato anche io, nonostante avessi il giorno dopo l'orale di matematica, per fortuna tutto è bene quel che finisce bene. Me le ricorderò sempre queste ultime 2 partite. Germania e Francia. Null'altro che quelle semplici parole mi basteranno per raccontare a chi non ci sarà stato che cosa è significato per me, per tutti.
Nozione di merito alle seguenti persone:
- Gattuso: "La tieni tu la coppa? Vi siete messi d'accordo?" "No, l'ho presa io e basta. Nessuno ha avuto da ridire..."
- Fabio Caressa & Beppe Bergomi: Telecronache da Urlo!
- Amelia, Buffon, Peruzzi, Barzagli, Cannavaro, Grosso, Materazzi, Nesta, Oddo, Zaccardo, Zambrotta, Barone, Camoranesi, Gattuso, De Rossi, Perrotta, Pirlo, Totti, Del Piero, Gilardino, Iaquinta, Inzaghi, Toni.
- Checco, Dado, Bevi, Fede, Giulia.
- Italo Cucci che semplicemente delira.
- Mazzola, la cui bravura nelle telecronache è inversamente proporzionale a quella che aveva sui campi di gioco.
- Il calzone farcito.
- Il soggiorno di Checco.
- Il treno che mi riportava a casa e il vecchio ma fidato walkman.
- La città di Bastiglia.

Perchè sì, io ho visto la finale a Bastiglia. Profeta In Patria.

lunedì, luglio 03, 2006

Capitolo XXV - Conoscerai La Mia Velocità

"Ciao fratello di ***"
"Ciao"
"Che stai facendo?"
"Sai che da grande voglio fare lo stuntman?"
"Eh, la domanda era un'altra, ma mi piace il tuo modo di pensare, diretto"
"Cosa ne pensi?"
"Io?"
"Sì tu!"
"Beh, sinceramente penso che sia un po' problematico trovare lavoro come stuntman quando sarai grande, o anche al giorno d'oggi eh..."
"E perchè?"
"Beh, pensa alla computer grafica, ormai non servono più persone che si lanciano da cose in fiamme, si fa tutto al pc; senza contare che molti attori tipo Jackie Chan non fanno uso di controfigure, va molto questa moda a Hollywood, credo la stia adottando anche Tom Cruise"
"Cos'è la computer grafica?"
"Tipo modificare i film al computer in modo tale da creare alcuni effetti visivi particolarmente spettacolari e nella maniera più reale possibile"
"E chi è Jackie Chan?"
"Come chi è Jackie Chan?! E' quel tizio cinese che fa sempre a botte con dei tizi. Dai cazzo, ci sono milioni di film di Jackie Chan! La trama è sempre lui che mena i cattivi e vince, tra l'altro è anche un discreto attore comico, non comico nel senso di monologhi comici, ma diciamo che tra un pugno e un altro fa qualche battutina"
"E lui non usa stuntmen?"
"No, se ne è sempre vantato"
"E allora cosa mi consiglieresti di fare?"
"Beh, è un po' un casino, cioè è un periodo di recessione, poi cazzo hai un sacco di tempo per pensarci!"
"Vabbe, ma tu cosa mi consiglieresti?"
"Sei bravo in matematica?"
"Sì, molto"
"Allora fai ingegneria"
"Che indirizzo?"
"E che cazzo ne so, boh, fai del veicolo, o ambientale"
"A me piacciono le auto"
"Allora fai del veicolo"
"Con le divisioni ho dei problemi però, è grave?"
"Ci sono le calcolatrici, non sono problemi tuoi saper fare le divisioni"
"Quindi ingegneria del veicolo?"
"Secondo me sei portato"
"Sapevi che in centro c'è lo show di Radio Bruno?"
"Sì, anzi vengo da lì"
"Chi hai visto?"
"Realmente solo Pago e Gigi Finizio, con il cuore e la mente Anna Tatangelo, i Flaminio Maphia, Cesare Cremonini, Raf, e sopratutto gli Studio 3."
"Chi sono gli Studio 3?"
"La Boyband che mancava adesso c'è"
"Ah"
"Sono tre dementi di cui uno rasato alla Abs, uno subumano, uno con le basette a zebra che cantano canzoni tremendamente lagnose, il problema è che si capisce il testo, è questo che hanno in meno dei loro parigrado americani e inglesi"
"Chi è Abs?"
"Uno dei Five"
"Chi sono i Five?"
"E sti cazzi, non posso darti tutte queste risposte"

Ps: ci sono stato sul serio al concerto, in playback, poi preso dallo sconforto, poichè non arrivavano gli Studio 3, e sopratutto la mia persona vacillava sotto Gigi Finizio, me ne sono andato. E' Tutto Vero.